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Nome finanziamento: B-Resilient – Supporto al Business Continuity Plan
Importo finanziamento: €17.000
OBIETTIVO GLOBALE DEL PROGETTO
Il progetto Wi-Phy BCP – finanziato da B-Resilient – ha avuto l’obiettivo di aumentare la resilienza e la sostenibilità della produzione vinicola, attraverso la realizzazione di un Business Continuity Plan incentrato sulla valorizzazione del fitato estratto dai vinaccioli, un sottoprodotto della vinificazione. Il progetto promuove il riutilizzo di materie prime secondarie per migliorare la stabilità del vino e ridurre l’uso di anidride solforosa e trattamenti energivori.
CONTESTO DELL’IMPRESA
VINIDEA è una PMI specializzata nella divulgazione tecnico-scientifica e nel trasferimento dell’innovazione in ambito enologico. Con sede in Emilia-Romagna, è nota per la piattaforma Infowine e per l’organizzazione di eventi come Enoforum. Negli anni, VINIDEA ha consolidato un forte legame tra il mondo della ricerca e i produttori vitivinicoli europei. Il progetto Wi-Phy BCP amplia questa vocazione, portando l’innovazione applicata direttamente nei processi di vinificazione sostenibile.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto ha valutato tre modelli di estrazione del fitato — industriale, intermedio e artigianale — per individuare la soluzione più adatta alle cantine. Dopo aver testato rese, requisiti tecnici e fasi operative, il modello artigianale è risultato il più praticabile ed economicamente sostenibile. L’obiettivo era integrare questo modello nelle pratiche di cantina, favorire la produzione di biopolimeri fitato-chitosano e aprire a nuove applicazioni commerciali del fitato.
RUOLO DEI PARTNER
Il progetto è stato coordinato da VINIDEA e ha favorito l’avvio di rapporti di collaborazione con CREA-ENO e interlocuzioni con enti regolatori. Laboratori esterni hanno fornito analisi sui materiali estratti, mentre eventi scientifici come il Congresso OIV hanno offerto spazi per la divulgazione e il confronto.
BENEFICI ATTESI
Il progetto propone un modello replicabile che consente alle cantine di estrarre fitato internamente, promuovendo pratiche sostenibili, minore uso di additivi e maggiore stabilità del prodotto. Dal punto di vista ambientale, intende favorire il riuso circolare dei sottoprodotti vinicoli. A livello sociale, rende accessibile l’innovazione anche alle piccole aziende. VINIDEA ha infatti aperto la strada alla creazione di un nuovo ramo aziendale dedicato alla valorizzazione e commercializzazione del biopolimero risultante, in attesa della piena autorizzazione normativa.
VINIDEA – Wi-Phy BCP: A Sustainable Future for
Winemaking through Grape Seed Phytate
Lump sum name: B-Resilient – Business Continuity Plan Support
Amount of lump sum: €17,000
GLOBAL OBJECTIVE OF THE PROJECT
The Wi-Phy BCP project aimed to increase the resilience and sustainability of winemaking bydeveloping a Business Continuity Plan focused on the valorisation of phytate extracted from grape seeds, a winemaking by-product. The project supports the reuse of valuable secondary raw materials to enhance wine stability and reduce the use of sulphur dioxide and energy-intensive filtration methods.
BACKGROUND PRESENTING THE SME
VINIDEA is a specialised SME in the field of wine research dissemination and innovation transfer. Based in the Emilia-Romagna region, the company is known for its technical communication platform “Infowine” and for organising leading events such as Enoforum. Over the years, VINIDEA has fostered a strong link between scientific research and wine producers across Europe. The Wi-Phy BCP project expands its role by bringing applied innovation into sustainable winemaking processes.
PROJECT OBJECTIVES
The project evaluated three models of phytate extraction—industrial, intermediate, and craft—to identify the most viable solution for winery adoption. After testing yields, equipment requirements, and processing steps, the craft model proved the most practical and cost-effective. The project aimed to integrate this model into winery routines, promote the creation of phytate-chitosan biopolymers, and explore potential commercial applications of phytate.
ROLE OF THE PARTNERS
The project was led by VINIDEA with technical collaborations involving CREA-ENO and discussions with regulatory stakeholders. External laboratories supported the analysis of extracted materials, while scientific events such as the OIV Congress served as platforms for dissemination and networking.
EXPECTED BENEFITS
The project offers a replicable model for wineries to extract phytate internally, promoting eco-sustainability, lower additive use, and enhanced wine shelf life. From an environmental point of view, the process supports circular use of grape waste, while socially, it empowers small producers with low-cost innovation. VINIDEA has also laid the groundwork for a potential new business unit dedicated to the valorisation and distribution of the resulting biopolymer, opening up new commercial opportunities pending regulatory approval.
