Il workshop Value4Pack, organizzato dall’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna in collaborazione con il Clust-ER Agrifood e tenutosi l’8 Marzo 2024, ha identificato sfide e opportunità regionali nella filiera del food packaging per raggiungere gli obiettivi 4R (refuse, re-use, reduce, recycle) del Green Deal europeo.

Mentre navighiamo attraverso i cambiamenti cruciali portati dalla nuova legislazione UE, l’industria del food packaging si trova a un bivio tra innovazione e sostenibilità. Gli obiettivi di sostenibilità che i nuovi cambiamenti legislativi porteranno sono sostanziali e stanno modificando i requisiti per le industrie del settore. Nel nostro workshop di Value4Pack abbiamo riunito intorno allo stesso tavolo i principali attori regionali del settore del food packaging, operanti nelle filiere dei prodotti carnei, lattiero-caseari e vegetali. Questo evento ha visto la partecipazione di aziende, enti di riciclaggio, università, centri di ricerca, organizzazioni regionali e associazioni di consumatori, tutti impegnati in un’unica missione: delineare le attuali sfide e opportunità del settore.

Abbiamo iniziato il workshop mappando la filiera locale del food packaging e le relative organizzazioni attive, identificando anche gli innovatori. Il lavoro ha incluso l’identificazione di sfide e colli di bottiglia nel tentativo di raggiungere gli obiettivi delle 4R ed abbiamo continuato elencando le competenze e le opportunità per la filiera italiana di settore derivanti dalla legislazione in evoluzione.

I risultati del workshop hanno rivelato diverse sfide chiave nel raggiungimento degli obiettivi futuri, tra cui:

  • Utilizzo di imballaggi multimateriale: gli imballaggi realizzati con più materiali possono essere difficili da riciclare, poiché la separazione dei materiali richiede risorse e processi aggiuntivi;
  • Abitudini dei consumatori: i consumatori spesso danno priorità alla comodità rispetto alla sostenibilità, portando a un aumento dei rifiuti da imballaggio. Inoltre, la pandemia Covid-19 ha scoraggiato l’acquisto di prodotti sfusi, portando i consumatori a preferire prodotti confezionati;
  • Imballaggi più piccoli richiesti dal commercio al dettaglio su larga scala: i rivenditori potrebbero richiedere dimensioni di imballaggio più piccole, il che può portare a un aumento dei rifiuti da imballaggio;
  • “overpackaging”: l’eccesso di imballaggio è un problema comune, che contribuisce allo spreco di risorse e all’aumento dei rifiuti;
  • Contenitori riutilizzabili: la sostenibilità dei contenitori riutilizzabili è oggetto di dibattito, poiché i costi di trasporto e le emissioni potrebbero compensare i loro benefici ambientali;
  • Regolamentazioni locali per i sistemi di riciclaggio: le variazioni nelle regolamentazioni locali sul riciclaggio possono creare sfide per un riciclaggio coerente ed efficace.

Nonostante le sfide esistenti, i partecipanti hanno identificato numerose competenze e opportunità:

  • Gestione dei rifiuti delle etichette da parte del riciclatore: i riciclatori possono gestire i rifiuti delle etichette per recuperare la frazione plastica dalla carta, garantendo una migliore separazione e riciclaggio dei materiali;
  • Eliminazione dell’imballaggio extra non necessario: ridurre l’imballaggio in eccesso è un passo fondamentale verso pratiche di imballaggio più sostenibili. Questo può essere ottenuto ottimizzando il design dell’imballaggio ed eliminando componenti non necessari;
  • Progettazione di tipi specifici di imballaggi per facilitarne il riutilizzo: creare imballaggi facili da riutilizzare può contribuire a prolungarne la durata e a ridurre i rifiuti;
  • Utilizzo di imballaggi secondari o terziari riutilizzabili;
  • Utilizzo di sottoprodotti per lo sviluppo di rivestimenti per imballaggi: l’utilizzo di sottoprodotti provenienti da altri settori, come l’agricoltura o la trasformazione degli alimenti, può rappresentare una fonte sostenibile di materiali per i rivestimenti degli imballaggi.;
  • Imballaggi monomateriale per facilitare il riciclaggio;
  • Sviluppo di nuovi materiali di imballaggio bio-based: investire nella ricerca e nello sviluppo di materiali di imballaggio bio-based può portare a alternative più sostenibili ai materiali di imballaggio tradizionali. Questi materiali possono essere derivati da risorse rinnovabili, come piante o alghe, e possono offrire prestazioni ambientali migliorate.

Guardando ai prossimi passi, la collaborazione tra i 14 cluster europei rivestirà un ruolo fondamentale nell’identificazione di opportunità interregionali e nella promozione di un ecosistema di innovazione e sostenibilità. A maggio, si terrà un workshop a Helsinki, dove i partner del progetto avranno l’occasione di confrontarsi sui risultati dei workshop regionali, al fine di identificare opportunità e sfide a livello europeo per stimolare le collaborazioni interregionali: sarà dunque un’importante occasione per rafforzare la collaborazione tra i cluster europei e accelerare la transizione verso un settore del food packaging più sostenibile, innovativo e competitivo.

Per maggiori informazioni sul progetto Value4Pack contattare:

giulia.baldi@agrifood.clust-er.it

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